CRONACA
Carissimi lettori vi raccontiamo qui alcuni avvenimenti della nostra vicenda.
Vi riportiamo un estratto dei fatti salienti avvenuti nell'ultimo anno.
Otto
giorni dopo la Solennità di S. Benedetto (11 luglio 2002) ci rechiamo
in visita culturale e fraterna, assieme ai nostri oblati, alle certose di
Montebenedetto e di Banda. A illustrarci la storia, l'arte, l'architettura
e quant'altro è il nostro oblato Silvio Chiaberto, notoriamente esperto
e studioso entusiasta dell'ordine certosino. Non mancano, come accennavamo,
momenti di allegra fraternità e la S. Messa che celebriamo nella
Chiesa di MonteBenedetto. Come da sempre il 22 luglio celebriamo l'Eucaristia alla cappellina di S. Maria Maddalena a cui vi partecipa un discreto gruppo di persone. |
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Siamo ancora alla cappellina
di S. Maria il giorno 5 agosto: questa volta per festeggiare la Madonna del
Rocciamelone. La S. Messa questa volta è più solenne: naturalmente
perché è la stessa Madre di Dio ad essere celebrata, e anche per
la presenza di un gruppo di bravi giovani di Rovellasca (CO) accompagnati dal
loro cappellano don Giovanni, che in questi giorni sono ospiti nella nostra
foresteria esterna.
Siamo ancora alla cappellina di S. Maria il giorno 5 agosto: questa volta per
festeggiare la Madonna del Rocciamelone. La S. Messa questa volta è più
solenne: naturalmente perché è la stessa Madre di Dio ad essere
celebrata, e anche per la presenza di un gruppo di bravi giovani di Rovellasca
(CO) accompagnati dal loro cappellano don Giovanni, che in questi giorni sono
ospiti nella nostra foresteria esterna.
Un'altra festa mariana accompagna
le nostre giornate: la festa dell'assunzione di Maria. Conosciuta più
comunemente come la festa del santo "ferragosto", è superfluo
ricordare l'afflusso di turisti che si riversano in questo giorno: alcuni per
partecipare alle celebrazioni della solennità, i più, probabilmente,
per respirare un boccone d'aria un po' più fresca delle città.
Il 25 agosto ricordiamo nella Celebrazione Eucaristica il 3° anniversario
della morte del nostro confratello Giuseppe Mocca. Sono presenti i suoi famigliari
che rivediamo sempre con piacere.
Con
l'arrivo del mese di settembre e di conseguenza il considerevole calo dell'afflusso
turistico, piombiamo in un clima a noi più consono, dove normalmente
è il silenzio ad avere la parola. 5 settembre: gita comunitaria. Di buon mattino ci portiamo in quel di Asti, precisamente all'abbazia di Vezzolano in visita culturale. Ci spostiamo quindi a Rivalta, dalla Sig.ra Ida Medugno, nostra assidua e amica ospite da qualche anno, che oggi ha voluto ricambiarci con la sua squisita e generosa ospitalità. Nel pomeriggio ci dirigiamo a Giaveno a far visita alle nostre oblate Vittoria Bova e Delia. Saliamo poi al Santuario B. V. di Lourdes di Forno di Coazze dove è parroco il nostro oblato donFrancesco Pairetto. Qui celebriamo l'Eucaristia verso le 19.00. La nostra gratitudine va a tutti quelli che si sono adoperati per farci trascorrere una splendida giornata. |
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Nel pomeriggio di sabato
28 settembre ha luogo una breve cerimonia degli alpini valsusini al sacrario
del milite ignoto nella cappella del Salvatore, seguita dalla visita alla cappella
di S. Eldrado guidata - come sempre con grande disponibilità - dalla
Signora Rosanna Silvestro, "madrina degli alpini" e oblata del monastero.
Il 1 ottobre, siamo felici di accogliere il nostro carissimo amico don Giustino,
monaco dell'abbazia di S. Giustina (PD) che da diversi anni viene a trascorrere
un periodo di distensione. E nel pomeriggio dello stesso giorno arriva anche
don Lorenzo, monaco dell'abbazia di Noci (BA), venuto con un furgone per prelevare
i bagagli di P. Giovanni Lunardi, che proprio in questi giorni decide di ritornare
al suo monastero di origine: S. Maria della Scala di Noci. Lo salutiamo e lo
ringraziamo per questi anni in cui ha guidato la comunità di Novalesa.
Partecipiamo, il 4 ottobre, alla solenne Eucaristia con la comunità dei
frati conventuali di Susa, che festeggiano il loro fondatore S. Francesco d'Assisi.
Il 15 ottobre, un po' in sordina, celebriamo il 7° anniversario della Dedicazione
della nostra Chiesa.
Ci giunge notizia, in questi giorni, della morte del nostro carissimo amico
don Bruno Dolino, parroco a Ramats, che da tempo non godeva più di buona
salute. Lo ricordiamo nella nostra preghiera e ci associamo il 21 ottobre all'estremo
saluto ai funerali nella Parrocchia di Ramats a cui partecipa una folla immensa.
In cantiere già da qualche mese, finalmente il 23 ottobre 2002 nasce
ufficialmente l'"Associazione Volontariato S. Benedetto", con il primo
incontro dei soci fondatori, costituiti per lo più da noi monaci, dal
Sig. Nino Milletarì, purtroppo assente per malattia, dalla sig. Rosanna
Silvestro (Vicepresidente), e dal Sig. Vittorio Mancuso (Presidente).
Il primo novembre festa di tutti i santi, festeggiamo l'onomastico di tutti
noi. Alla preghiera di Vespro abbiamo una sorpresa: vi partecipa il coro "Abbazia
della Novalesa", fondato a suo tempo da Padre Guido Bianchi, primo superiore
dal ritorno dei monaci nel 1973.
Il 4 novembre, come ogni anno, gli alpini si radunano per la S. Messa a ricordo
dei loro fratelli combattenti, alla cappella del SS. Salvatore.
A metà novembre ci lascia don Giustino, che dopo il suo consueto periodo
di riposo, torna al suo monastero a Padova. Lo ringraziamo di cuore per l'amicizia,
la saggezza e la serenità che porta tra noi.
Durante la S. Messa del 17 novembre, con una piccola cerimonia, entra a far
parte del gruppo degli oblati Marcella Versino, di Forno di Coazze. E' presente
anche il suo parroco, Francesco Pairetto, già nostro oblato da qualche
anno. Un augurio a Marcella, quindi, per un fervido cammino.
Prima dell'inizio dell'Avvento organizziamo una gita comunitaria. Destinazione:
Isola di San Giulio al Lago d'Orta dalle monache benedettine. Lì incontriamo
la madre Abbadessa Anna Maria Canopi, insieme alla quale fissiamo la data per
gli esercizi spirituali che nel gennaio prossimo faremo da loro e che la Madre
Canopi ci guiderà.
Nel pomeriggio siamo a Novara dove visitiamo la Basilica di S. Gaudenzio, la
Cattedrale, il Battistero e qualcos'altro.
Il 30 Novembre, festa di S. Andrea, celebriamo il santo Apostolo che insieme
al fratello Pietro è Patrono del nostro monastero. All'Eucaristia contribuisce
a solennizzare la festa, la corale parrocchiale di Novalesa, che nelle feste
si presta sempre con grande disponibilità.
I primi di dicembre per diversi motivi, viene chiuso temporaneamente il cantiere
edilizio, che a dire il vero, è già a buon punto nei lavori. Riaprirà
alla fine di febbraio.
Sono ancora nostri ospiti il 21 dicembre, questa volta per un concerto, il coro
"Abbazia della Novalesa" che ci fa ascoltare le più belle melodie
gregoriane dell'Avvento e del Natale.
Iniziamo la solennità del Natale con la S. messa di mezzanotte, che quest'anno
notiamo essere partecipata da un maggior afflusso di persone.
Il giorno dopo, S. Stefano, patrono della parrocchia di Novalesa, il P. Priore
presiede alla S. Messa nella chiesa parrocchiale.
Finiamo l'anno 2002 e iniziamo il nuovo con la tradizionale veglia di preghiera
alle ore 23.00. Insieme a noi sono presenti molti amici, conoscenti e fedeli
che scelgono di passare queste ore così significative in maniera diversa:
lodando e ringraziando Colui che è l'Eterno e il Signore del tempo.
Nella mattinata di sabato 11 gennaio iniziamo un breve corso di tecnica vocale
per migliorare il nostro canto. A condurre il corso è il direttore della
Cantoria della Parrocchia di Novalesa, Sergio Nodelli.
Nel pomeriggio dello stesso giorno l'Associazione Volontariato S. Benedetto,
di cui vi abbiamo parlato poco sopra, organizza un corso di preparazione per
l'assistenza ai visitatori della nostra Abbazia per i volontari che si presteranno
poi a fare questo servizio. A svolgere questi quattro incontri sulla storia,
l'archeologia, la simbologia, l'arte dell'abbazia dei Novalesa sarà don
Daniele, coadiuvato da don Francesco che si occuperà della spiritualità.
Sono presenti una trentina di volontari ai quali va il nostro ringraziamento
per la generosità offerta.
Dal 20 al 24 gennaio come preannunciato la comunità intera si trasferisce
presso le monache benedettine dell'Isola San Giulio, sul lago d'Orta in provincia
di Novara, per gli esercizi spirituali. La Madre Abbadessa, Anna Maria Canopi,
ci intrattiene famigliarmente con una meditazione quotidiana sulla povertà
monastica. L'esperienza, dobbiamo dire, è stata molto bella. Quello che
ci ha più colpito, oltre naturalmente alle meditazioni di Madre Canopi,
è stata l'unanimità di una comunità così numerosa
(una settantina di monache) che manifesta una profondità di vita spirituale
non comune. Insomma, un pezzo di paradiso caduto sulla terra.
Di ritorno dagli esercizi facciamo una breve capatina ai confratelli di Vertemate
(CO) per rientrare a casa in tarda serata.
Il 16 febbraio l'incontro dei nostri oblati viene trasferito, come ogni anno,
dalle monache benedettine di Chieri. L'incontro è guidato dal P. Priore
Domenica 2 marzo presiede la S. Messa P. Pasquale di Girolamo, sacerdote gesuita
della chiesa dei S.S. Martiri a Torino che ogni tanto ci onora della sua presenza.
Con l'arrivo di marzo il nostro pensiero va subito a S. Eldrado. La festa, come
ogni anno, è preceduta dalla tradizionale novena. Quest'anno sarà
un monaco ad animarla, precisamente don Benedetto Chesti che il 2 marzo, in
serata, arriva dal Monastero di Casalbordino. Emerge subito l'amicizia, la giovialità
e l'entusiasmo che caratterizzano P. Benedetto, nonostante, dice qualcuno, la
veneranda età di 80 anni. Lo ringraziamo già fin d'ora per aver
accettato di essere nostro ospite e averci edificato con la sua vita e la sua
parola.
Il 13 Marzo, solennità di S. Eldrado, con un tempo primaverile, celebriamo
le lodi alla cappellina del Santo alle quali vi partecipano anche gli oblati
novalicensi. Alle 10,30 il Parroco, don Alfonso Vindrola vi celebra la S. Messa
e nel pomeriggio, anche se non c'è un grosso afflusso, la celebriamo
nella chiesa abbaziale.
La domenica successiva celebriamo invece la festa esterna di S. Eldrado. Anche
se il giorno prima ha nevicato - una spruzzatina a dire il vero - oggi il sole
è splendido e di neve neanche una falda. Tutto si svolge quindi secondo
il programma consueto: alle ore 9.00 parte la processione dalla Chiesa Parrocchiale
con l'urna di S. Eldrado fino all'Abbazia a cui segue la S. Messa solenne presieduta
dal Vescovo Mons. Alfonso Badini Confalonieri. Anche a pranzo Mons. Alfonso
si ferma con noi, insieme al Parroco di Novalesa e al Sindaco Guido Silvestro.
Inutile dire la massiccia partecipazione di fedeli novalicensi, ma non solo,
alla festa.
La festa del Transito del S. Padre Benedetto, il 21 marzo viene celebrata nell'intimità
della nostra famiglia monastica senza particolari manifestazioni esterne.
In preparazione alla Pasqua, la Lectio Divina che quest'anno organizziamo nei
sabati di Quaresima, verte sul tema dell'Esodo. Come usualmente vi partecipa
una quindicina di persone.
1 Aprile: riprendono i lavori di restauro dell'edificio interrotti prima di
Natale. Dovremo essere ormai sulla dirittura di arrivo.
Giunti alla Domenica della Palme, ci prepariamo ad entrare nella settimana Santa.
Il tempo si è stabilizzato e ci consente di benedire i rami di ulivo
alla cappella del Salvatore per poi scendere processionalmente fino alla Chiesa
abbaziale per la S. Messa.
Celebriamo la solennità di Pasqua sotto la pioggia. Niente di grave,
l'annuncio della risurrezione di Cristo è ciò che importa.
Il 30 aprile ci viene comunicata la mesta notizia della morte di don Michele
Pocciola di 88 anni, parroco emerito di Novalesa e decano del clero valsusino,
avvenuta in tarda mattinata all'ospedale di Susa, ove era ricoverato da qualche
giorno. Qualche giorno dopo partecipiamo ai funerali nella chiesa Parrocchiale
per l'ultimo saluto.
Il 10 maggio inizia anche il secondo corso di preparazione per l'assistenza
ai visitatori della Abbazia. Anche in questo secondo corso non mancano i volontari
che danno la loro disponibilità: circa una ventina di persone.
Che i lavori di restauro dell'edificio siano ormai a buon punto lo testimonia
il fatto che il 19 maggio, la gru piazzata nel piazzale della chiesa viene smontata,
e con essa, qualche giorno prima, vengono rimossi anche i Container che ospitavano
per la notte, gli operai del cantiere. La data della fine del tutto, comunque,
ve la riserviamo per il prossimo bollettino.
Da qualche mese il giovane Francesco Santoro è ospite assiduo nella nostra
foresteria e dal 7 giugno inizia un periodo di prova per verificare se il Signore
lo chiama alla vita monastica. Lo ricordiamo nella preghiera nella speranza
che questa esperienza porti molto frutto.
Vi anticipiamo, come notizia futura, che stiamo organizzando degli incontri
che avranno luogo nei mesi di luglio e agosto, precisamente le domeniche dal
6 luglio al 10 agosto, alle ore 16.00 su temi diversi dettagliati nell'apposita
pagina di notizie.
Concludendo, vi annunziamo che don Giovanni Annino emetterà la Consacrazione
monastica o professione solenne l'11 luglio, solennità del nostro santo
Padre Benedetto durante l'Eucaristia delle ore 17.30.
Non resta, dunque, a questo punto che salutarci nel nome di Cristo nostro Signore.